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La chiesa di San Giacinto è una parrocchiale di Brescia, situata in piazzale Giacinto Tredici, lungo via Alessandro Lamarmora ed è stata edificata tra il 1951 e il 1952 per fornire un nuovo centro spirituale al quartiere che stava conoscendo un notevole sviluppo demografico.
L’IRCC – CENTRO SAN GIOVANNI DI DIO – FATEBENEFRATELLI si colloca in questo contesto parrocchiale. Ma l‘ Istituto, (un tempo dedicato al Sacro Cuore di Gesù da cui prendeva il nome il nome) inizia la sua attività nel lontano 1882 come ospedale psichiatrico per una donazione ai Padri Fatebenefratelli destinata alla cura dei malati alienati.Come tale funziona per quasi un secolo sino al 1978 anno della riforma psichiatrica.
All’inizio degli anni ’80 viene attivato un profondo processo di cambiamento che passa attraverso un preciso percorso formativo degli operatori, il rinnovamento degli edifici e la attivazione di progetti sperimentali quali quello che porta allo sviluppo di competenze e strutture innovative per la riabilitazione di persone con disturbi mentali gravi e quello per la riabilitazione delle persone affette dalla malattia di Alzheimer, ambito per cui l’Istituto entra a far parte di un progetto-pilota della Regione Lombardia.
Domenica 30 giugno 2013, FRA LUCA BEATO ha celebrato il 50° di sacerdozio presso la chiesa parrocchiale del quartiere Lamarmora in Brescia.
La celebrazione eucaristica, presieduta dal Priore Provinciale fra Massimo Villa, è stata allietata dai canti spiritual, golpels e classici del Coro Africano di Brescia del M° Monga Narcisse.
Fra Massimo ha voluto ricordare la grande dedizione allo studio che ha impregnato in questi 50 anni fra Luca e la continua vicinanza alle opere africane dei Fatebenefratelli attraverso anche la realizzazione dell’associazione UTA ONLUS.
Inutile sottolineare la grande partecipazione alla Santa Messa da parte di tutte le persone che in questi anni hanno potuto apprezzare l’operato di Fra Luca che spesso svolge in sordina costante.
Pietro Beato è nato a Cartura, (le cui origini si fanno risalire al I° secolo dopo Cristo) in Provincia di Padova il 28 maggio 1937.
Non so se le campane del suo paese hanno suonato da sole come per la nascita del suo fondatore San Giovanni di Dio. Comunque…
Parrocchia di Santa Maria Assunta. La prima documentazione che attesta la costituzione della parrocchia di Cartura risale al 1440.
Fra Luca probabilmente non è al corrente di un paio di curiosità accadute nel mondo proprio in quel VENERDI 28 MAGGIO 1937
28 maggio 1937: Il regime nazista, dopo aver realizzato la nuova infrastruttura stradale tedesca, vuole incentivare gli spostamenti della popolazione. Il Sig. Ferninand Porsche, a cui Hitler ha affidato l’incarico di costruire una nuova fabbrica di automobili per il popolo, inaugura la Volkswagen. A causa degli eventi bellici, tuttavia, i primi modelli sono destinati all’esercito.
Né credo sappia Fra Luca del “ponte sulla porta d’oro” inaugurato proprio quel giorno:
E’ il simbolo della città di San Francisco, della California, e della magnificenza architettonica degli USA anni trenta: è il Golden Gate Bridge. I suoi 2737 metri di lunghezza e 27 metri di larghezza, sono sospesi tra due torri, sostenuti da cavi d’acciaio dal diametro di quasi un metro. Progettato dall’ingegner Strauss e costruito tra il 1933 e il 1937, unisce la baia di San Francisco alla Marin County. Caratteristica unica del ponte è anche il suo colore: arancione internazionale, scelto perché in nuance con il panorama circostante e perché ben visibile nelle frequenti giornate di nebbia fitta. (Milano come San Francisco, né!)
Finite le scuole elementari a Cagnola Pietro è entrato nell’Aspirantato dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli a Brescia il 17.09.1949 dove ha frequentato la scuola media.
Poi il trasferimento a Milano presso l’ospedale San Giuseppe e il Ginnasio presso il Collegio Arcivescovile San Carlo Borromeo.
Collegio arcivescovile San Carlo – Milano
Papa Eugenio Pacelli – PIO XII sullo sfondo della nostra memoria.
SAN COLOMBANO AL LAMBRO SEDE DEL NOVIZIATO ACCANTO ALL’OSPEDALE PSICHIATRICO PER IL TIROCINIO IN PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE RELIGIOSA
IL CORO DEI RELIGIOSI PROFESSI E NOVIZI ACCANTO AL PRESBITERIO (60 posti comodi).
- Entrato in Noviziato a San Colombano al Lambro (Milano) il 25 luglio 1954, assumendo il nome di Fra Luca,
- ha emesso la Professione religiosa il 15 agosto 1955, festa della Madonna Assunta.
- Successivamente, è stato avviato agli studi teologici.
E ‘ IN PARTENZA IL DIRETTISSIMO PER ROMA – BUON VIAGGIO !
IL TRASFERIMENTO A ROMA PER GLI STUDI TEOLOGICI -FATEBENEFRATELLI – ISOLA TIBERINA
PIAZZA SAN PIETO – CITTA’ DEL VATICANO
NEL DUOMO DI MILANO IL CORONAMENTO DI UN SOGNO
IL 28 giugno 1963 nel Duomo di Milano insieme con i sacerdoti della diocesi e di altri istituti religiosi dall’arcivescovo Giovanni Colombo è ordinato sacerdote.
L’ordinazionesacerdotale di Benedetto XVI
“Il duomo è sempre stato il centro della nostra vita, come pure in seminario eravamo una famiglia ed è stato padre Höck a fare di noi una vera famiglia. Il duomo era il centro e lo è diventato per tutta la vita nel giorno indimenticabile dell’ordinazione sacerdotale. Sono tre i momenti che mi sono rimasti particolarmente impressi.
Anzitutto lo stare distesi per terra durante le litanie dei santi. Stando prostrati a terra, si diventa ancora una volta consapevoli di tutta la propria povertà e ci si domanda: davvero ne sono capace?
E allo stesso tempo risuonano i nomi di tutti i santi della storia e l’implorazione dei fedeli: “Ascoltaci; aiutali”. Cresce così la consapevolezza: sì, sono debole e inadeguato, ma non sono solo, ci sono altri con me, l’intera comunità dei santi è con me, essi mi accompagnano e quindi posso percorrere questo cammino e diventare compagno e guida per gli altri.
Il secondo, l’imposizione delle mani da parte dell’anziano, venerabile cardinale Faulhaber – che ha imposto a me, a tutti noi, le mani in modo profondo ed intenso – e la consapevolezza che è il Signore a porre le mani su di me e dice: appartieni a me, non appartieni semplicemente a te stesso, ti voglio, sei al mio servizio;
ma anche la consapevolezza che questa imposizione delle mani è una grazia, che non crea solo obblighi, ma che è soprattutto un dono, che Lui è con me e che il suo amore mi protegge e mi accompagna.
Poi c’era ancora il vecchio rito, in cui il potere di rimettere i peccati veniva conferito in un momento a parte, che iniziava quando il vescovo diceva, con le parole del Signore: “Non vi chiamo più servi, ma amici”. E sapevo – noi sapevamo – che questa non è solo una citazione di Giovanni 15, ma una parola attuale che il Signore mi sta rivolgendo adesso. Egli mi accetta come amico; sono in questo rapporto d’amicizia; egli mi ha donato la sua fiducia, e in questa amicizia posso operare e rendere altri amici di Cristo”.
STRALCIO DAL DIARIO DI UN NOVELLO SACERDOTE AMBROSIANO CLASSE 1964: “…
- ore 3 di notte la mamma è già alzata a stirare
- ore 3 e mezza mi decido ad alzarmi
- ore 4 a turno tutti si alzano
- ore 4 e mezza arriva da Dolzago la madrina Tilde con il camice
- ore 5 arriva la prima macchina dei parenti
- ore 5 e mezza si parte per Milano
- Ore 6 siamo in Duomo alla ricerca di un posto.
- Ore 7 inizia la cerimonia. Antonio è seduto nella prima fila in fondo a sinistra dell’altare.
- La santa messa è celebrata dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Colombo.
- Finito il “Confiteor” vengono ordinati alcuni SUDDIACONI.
- Prima dell’Epistola vengono ordinati alcuni DIACONI.
- Letta l’Epistola da un Diacono novello, inizia la cerimonia di consacrazione dei nuovi sessantasei Sacerdoti.
- Vengono chiamati all’altare ad uno ad uno per nome nella lingua latina. Il momento più solenne è alla Consacrazione.
- Il Campanello è suonato per il Sanctus e il popolo non si muove più ed attende silenzioso.
“HOC EST ENIM CORPUS MEUM” dice l’Arcivescovo e nell’attimo stesso anche i neo Sacerdoti. Sembra di sentire una sola voce, quella di Gesù. Tutti i presenti sono attoniti di fronte a questo divino mistero e adorano e pregano con più fervore.
Alla fine della Santa Messa i neo sacerdoti ritornano all’altare davanti all’Arcivescovo per promettere: UBBIDIENZA ALLA GERARCHIA ED AI SUPERIORI IN AUTORITA’ E AL PAPA.
- “Prometto” rispondono forte in modo che anche il popolo possa sentire.
Ore undici fine della cerimonia. Quasi ci si meraviglia dell’ora. …”
IL SACERDOTE è l’uomo conteso tra Dio e il mondo,
- tra una vocazione “verticale” di offerta di sé a Dio in Cristo e per mezzo di Cristo,
- e una vocazione “orizzontale” di evangelizzazione degli uomini.
Egli è posto tra due richiami:
- quello di Dio che lo mette in disparte e lo vuole tutto per sé,
- e quello del mondo che esige di essere compreso, avvicinato, amato, per essere salvato.
La sintesi di queste attrazioni, complementari ma differenti, insite in ogni vita sacerdotale, è sempre stata difficile, ma lo è molto di più in questa epoca in cui le realtà temporali hanno tanto peso e gli uomini con le loro accresciute esigenze ci danno tanta angoscia». Card. Giovanni Colombo (ai sacerdoti novelli – 1966)
Conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoria di Roma, ha pubblicato la tesi di laurea su un tema molto pertinente con la sua scelta di vita:
La primitiva facciata dell’ Ospedale “San Giuseppe” dei Fatebenefratelli di Milano
Nel 1965, fresco degli studi accademici nella Roma di Papa Giovanni XXIII e di Paolo VI e carico del fervore e dell’ottimismo della Lumen Gentium dei Padri Conciliari, viene incaricato dai Superiori di dirigere lo Scolasticato di Milano, allora fiorente di giovani.
Il 15 Novembre 2013 è stato inaugurato il Centro di Formazione di Nairobi – 17 Scolsastici del primo e secondo anno di Spiritualità e altri che seguono gli studi professionali presso il “Tangaza College”
L’AFRICA CHIAMA ED IL PADRE MOSE’ BONARDI RISPONDE
Consigliere Provinciale nel 1971, Fra Luca è incaricato di seguire le problematiche delle missioni africane per rispondere al meglio alle esigenze dei nuovi ospedali. Con un lungo soggiorno in due tempi, nel ’71 e ’72, ha modo di fare un’esperienza straordinaria che lascierà un segno indelebile nella sua vita religiosa.
Tanguiéta veduta aerea
La nuova facciata dell’ospedale San Giuseppe.
CAPPELLA LAURETANA nella chiesa dell’Ospedale San Giuseppe di Milano
Nel 2001 fra Luca viene trasferito a Brescia, presso l’IRCCS come cappellano e per dirigere la Pastorale della Salute di tutti gli ospedali della Provincia Lombardo-Veneta fino al 2010.
FATEBENEFRATELLI (Pilastroni) – IL VECCHI0 INGRESSO
Da qui egli continua il suo interesse per gli ospedali africani.
In questi anni ha condotto personalmente, in tre viaggi diversi, parecchie benefattori dell’UTA-ONLUS, associazione benefica “Uniti per Tanguiétà e Afagnan – Togo – Benin) che sono tornate a casa con ” l’Africa nel cuore” ed un rinnovato entusiasmo.
Attualmente egli continua la sua opera di apostolato ospedaliero come cappellano e prosegue l’opera di promozione d’aiuto economico agli ospedali africani suddetti, come vicepresidente dell’Associazione. Uno dei cortili interni dell’IRCCS di Brescia
Fra Luca a Porga con il superiore locale.
Da sisnistra Fra Fiorenzo Priuli missionario medico chirurgo in Africa e Fra Luca
Interno Ospedale di Afagnan (Togo)